Verso la notte, quando l'amore diventa una gabbia - TV KriTere.com
(ANSA) - ROMA, 24 NOV - Un puzzle da ricomporre per il
racconto di un amore improvviso e intenso, sempre più turbato
dai silenzi e la gelosia, viene messo in scena con uno stile
tra cinema verité e tratti che richiamano il 'Dogma' di Lars Von
Trier, in Verso la notte, opera prima di Vincenzo Lauria. Dopo
il debutto nel 2020 al Taormina Film Fest, il film arriva in
sala dal 9 dicembre con Cineclub Internazionale Distribuzione.
Centrale nella storia è l'intensità dei due protagonisti, Duné
Medros e Alireza Garshasbi, nei panni di Maryam e Hesam, giovani
iraniani a Roma che si incontrano lavorando al progetto di un
documentario su un'enigmatica senzatetto. Anna (Paola Toscano),
che girando senza sosta per Roma, alterna delirio, ricordi
dolorosi e consapevolezze.
"Più che un film sull'integrazione questa è un film sulla
'comunione', perché ci ha accomunato tutti in ogni fase, dal
cast alla troupe, in più ruoli - spiega Lauria, già fra gli
autori di episodi per serie come Caccia al Re - la Narcotici e
Questa è la mia terra -. Pur venendo dallo stesso Paese, tra i
due protagonisti, c'è una differenza culturale legata alle loro
diverse condizioni sociali, difficoltà nel quotidiano, elementi
nei quali in tanti possono riconoscersi, è una storia
universale".
All'inizio non paiono esserci ostacoli, per l'intesa
immediata fra Maryam (Medros), aperta e gioviale, amante della
convivialità e piena d interessi, aspirante regista che lavora
da cameriera in un ristorante e Hesam (Garshasbi), sensibile e
introspettivo, che si mantiene a fatica con lavoretti per i
quali è difficile anche farsi pagare. L'entusiasmo di Maryam,
convinta di aver trovato l'anima gemella, per la loro nuova
storia coinvolge anche lui, ma presto Hesam inizia a farsi
sovrastare da paure, paranoie e gelosie. (ANSA).