Hamaguchi, gli Oscar? Sorpreso abbiano scelto mio film - TV KriTere.com

Quattro nomination agli Oscar, quella per il miglior film internazionale, dov'è in gara anche E' stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, ma anche come miglior film (è la prima opera giapponese ad essere nominata in questa categoria), migliore regia, e per la sceneggiatura non originale, segnano il culmine di una stagione trionfale, per Drive my car di Ryusuke Hamaguchi. "Mi rendo conto che le candidature agli Academy siano un risultato storico - spiega il cineasta nel panel in streaming organizzato da Deadline, per 'Contenders', la serie di incontri su vari titoli in lizza per gli Oscar -. Sono sorpreso ma anche molto felice che abbiano scelto il mio lavoro. Poi l'idea di andare alla cerimonia è entusiasmante". Il film, distribuito in Italia da Tucker Film, è l'adattamento dell'omonimo racconto scritto da Haruki Murakami e pubblicato nella raccolta Uomini senza donne (edita in Italia da Einaudi). Dopo il debutto al Festival di Cannes 2021 dove ha vinto il premio della sceneggiatura, Drive my car ha conquistato negli ultimi mesi, fra gli altri, il Golden Globe come miglior film non in lingua inglese, il Gotham Award e oltre 40 riconoscimenti delle associazioni di critici Usa e internazionali, dal New York City Circle all'Alliance of Women Film Journalists. Protagonista della storia è Kafuku (Nishijima Hidetoshi, ospite del panel insieme al regista, ndr), un attore e regista teatrale che, mentre cerca di superare la perdita della moglie Oto, accetta di dirigere una messa in scena di Zio Vanja di Cechov per un festival a Hiroshima. Lì conosce Misaki (Miura Toko), giovane donna silenziosa incaricata di fargli da autista e di guidare la sua macchina. Tra loro, viaggio dopo viaggio, superate le reciproche riluttanze, affiorano segreti e confidenze. "Ho lavorato molto per rendere il mondo di Haruki Murakami in una forma cinematografica - spiega Ryusuke Hamaguchi -. Tutti noi nella vita di tutti i giorni ci ritroviamo a volte a non comprenderci reciprocamente. Scoprire il vero significato dietro le parole che ci diciamo è un'esperienza che può portare sia felicita che tristezza. E' ciò che volevo rappresentare attraverso questi personaggi, dando alla fine anche uno spiraglio di speranza". Per Nishijima Hidetoshi "uno dei più grandi talenti di Ryusuke Hamaguchi è la capacità di far risuonare i classici, come fa qui con Cechov e Murakami, nel mondo contemporaneo. Grazie anche al suo lavoro con gli attori riempie quelle parole di vita, le rende fisiche. Il percorso insieme per riuscirsi è stato difficile ma pieno di gioia". Tra le difficoltà maggiori aver girato gran parte del film nell'auto, con il regista che dirigeva dal bagagliaio: "Era importante per me che realizzassimo le scene con l'auto in movimento - spiega sorridendo il cineasta - per far vedere il paesaggio che cambiava e io volevo mantenere un costante contatto con gli attori... mettermi nel bagagliaio era il modo migliore per riuscirci".


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