Oscar: Gyllenhaal rilegge Ferrante con La figlia oscura - TV KriTere.com

(ANSA) - ROMA, 24 MAR - Quello che le donne non dicono e
neppure fanno quasi mai potrebbe essere un'ottima sintesi per LA
FIGLIA OSCURA, esordio alla regia di Maggie Gyllenhaal con
protagonista Olivia Colman. Già in concorso al Festival di
Venezia dove ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura e
in sala dal 7 aprile con la Bim, è un lavoro declinato tutto al
femminile proprio come le tre statuette degli Oscar a cui
aspira: sceneggiatura non originale della stessa Gyllenhaal,
attrice protagonista, Olivia Colman, e attrice non protagonista
Jessica Buckley.
Questa la storia di Leda (Colman), donna di mezza età dal
cattivo carattere, ma molto devota al suo lavoro di insegnante
di letteratura italiana comparata all'Università. Quando le due
figlie, ormai adulte, partono per raggiungere il padre in
Canada, Leda, trovandosi sola, decide di concedersi una lunga
vacanza in una delle tante isole greche (esattamente a Spetses).
Qui incontra una famiglia locale con cui instaura uno strano
rapporto in cui mostra di avere un carattere più che scostante.
Ma soprattutto questa vacanza è un modo per Leda di tornare
indietro nel tempo e risalire al suo difficile rapporto con la
maternità, quando per un lungo tempo è stata una madre davvero
molto 'snaturata'.
Nel cast del film, tratto dal romanzo di Elena Ferrante La
figlia oscura (Edizioni e/o), anche Jessie Buckley, Dakota
Johnson, Ed Harris, Peter Sarsgaard (marito della regista), Paul
Mescal, Dagmara Dominczyk e la nostra Alba Rohrwacher in un
cameo. (ANSA).