Sassanelli, stiamo assistendo a guerra folle - TV KriTere.com

(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Dopo "due anni di apnea per la
pandemia, che sembrava finalmente stessero finendo, chi avrebbe
immaginato una guerra quasi alle porte di casa. Viene da
chiedersi perché. Quale sia il senso. E' una cosa folle. come in
fondo lo sono tutte le guerre, ma ancora di più oggi. Se ci
fossero degli extraterrestri a osservarci, probabilmente si
starebbero chiedendo se non sarebbe meglio lasciare questo
paradiso che è la Terra a un'altra specie, meno feroce e cattiva
dell'uomo". Lo dice all'ANSA Paolo Sassanelli, ospite d'onore il
20 marzo a Monopoli nella giornata di chiusura del Sudestival,
che dal 20 febbraio ha proposto con grande risposta dal
pubblico, 39 proiezioni in 5 sezioni, con 34 ospiti, da Marco
Spoletini a Claudio Cupellini, masterclass ed eventi come una
retrospettiva dedicata a Nino Manfredi e un omaggio a Franco
Battiato.
Sassanelli, barese, classe 1958, che alterna da sempre
teatro, cinema e tv, ha all'attivo decine di titoli: da film
come come La Capagira e Song 'e Napule per cui ha vinto il
Nastro d'argento, a molte delle serie che negli ultimi 20 anni
hanno conquistato il pubblico da Un medico in famiglia a Il
commissario Coliandro, da Raccontami a Imma Tataranni. L'attore
recentemente tra i protagonisti di Più forti del destino su
Canale 5, al Sudestival, proporrà al pubblico un aspetto meno
conosciuto, quello dietro la macchina da presa, con le sue regie
del corto Uerra (2009) storia famigliare ambientata nella Bari
del 1946, e il lungometraggio Due Piccoli Italiani (2018). In
Uerra "c'è un racconto ispirato a un fatto vero accaduto a mio
padre bambino, nel quale ho trovato dei rivolti poetici. Il
nostro compito di essere umani è trasformare la nostra vita in
poesia, non in guerra" sottolinea. Ora l'attore ha "una nuova
idea per un corto, su un racconto che fece molti anni fa Matteo
Salvatore legato a quand'era bambino. E' poetico e comico allo
stesso tempo". Da protagonista anche di fiction diventate
grandi successi popolari, per Sassanelli, il racconto televisivo
in Italia anche sulle reti generaliste sta avendo un'evoluzione:
"Grazie anche alla presenza delle piattaforme, la qualità cresce
in modo esponenziale". (ANSA).