Sorrentino, cinema ha potere di unire le persone - TV KriTere.com

(ANSA) - ROMA, 06 MAR - Il cinema "ha il grande potere di
unire le persone, perché qualunque sia la cultura da cui nasce
un film, ci sono elementi che tutti possono riconoscere, legati
ai sentimenti, all'amore, il dolore. E non dimentichiamo che è
un'arte popolare, non nata per le élite, è per tutti". Lo dice
Paolo Sorrentino nel panel in streaming organizzato da Deadline,
per 'Contenders', la serie di incontri su vari titoli in lizza
per gli Oscar, che verranno consegnati il 27 marzo a Los
Angeles.
Sorrentino, già vincitore nel 2014 della statuetta come
miglior film straniero (ora la categoria si chiama 'miglior film
internazionale', ndr) con La grande bellezza, è tornato in
cinquina quest'anno con E' stata la mano di Dio. Dopo il debutto
alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, dove ha vinto
il Leone d'argento - Gran Premio della giuria e il premio
Mastroianni per il suo giovane protagonista, Filippo Scotti
(ospite con il regista del panel), il film ha conquistato
pubblico (è uscito nelle sale italiane il 24 novembre ed il 15
dicembre su Netflix) e critica, con candidature, fra gli altri,
anche agli European Film Award, ai Golden Globe e ai Bafta. "Il
cinema ha un grande potere e questo è il motivo per il quale chi
fa film ha una forte responsabilità legata al modo in cui
mettiamo in scena i nostri pensieri e le nostre parole" aggiunge
il regista.
Per Sorrentino, ripercorrere quegli anni dell'adolescenza
così intensi e traumatici, ha voluto dire anche raccontare la
sua grande famiglia "piena di felicità e dolore allo stesso
tempo. Niente era sul serio. Tutto era oggetto di scherzo. Da un
punto di vista era meraviglioso, ma da un altro poteva essere
terribile. A quell'età per me la famiglia era tutto; poi c'è
stata una fase della mia vita in cui la famiglia non era
presente ma ora è tornata al centro della mia vita. E' la cosa
più più importante per me, è l'unico luogo in cui mi sento a mio
agio con la vita e con il mondo". (ANSA).