'Tra due mondi', ricchi e poveri, quanta distanza - TV KriTere.com

(ANSA) - ROMA, 13 MAR - Porte chiuse tra ricchi e poveri
perché alla fine, al di là di ogni temporaneo avvicinamento,
prevale comunque la lotta di classe, la distanza. Lo dimostra,
con la giusta crudezza e senza alcuna concessione, TRA DUE MONDI
di Emmanuel Carrère, già alla Quinzaine des Réalisateurs a
Cannes e ora film d'apertura alla dodicesima edizione di 'Rendez
Vous, Nuovo Cinema Francese', prima di approdare in sala con
Teodora il 7 aprile.
Ritorno alla regia di Carrère, il film, che ricorda un po'
quelli di Ken Loach, è ispirato a sua volta al
romanzo-inchiesta 'Le quai de Ouistreham' di Florence Aubenas,
giornalista di Liberation che descrive in quest'opera il suo
viaggio nel lavoro precario. Nel 2010 la giornalista (nel film
si chiama Marianne ed è interpretata da Juliette Binoche), senza
rivelare la propria identità, si presenta all'ufficio di
collocamento e viene assunta, dopo non poche difficoltà, come
donna delle pulizie sul traghetto che attraversa la Manica. Da
qui uno straordinario e appassionante viaggio in quello che
George Bataille chiamava il 'basso materialismo', ovvero quei
luoghi di orrore, fascinazione e imbarazzo da cui distogliamo lo
sguardo e che preferiamo affidare ad altri, come gli addetti
alle pulizie.
TRA DUE MONDI racconta così molto bene i ritmi massacranti e
le molte umiliazioni di chi fa questo lavoro, ovvero sistemare
in poche ore centinaia di letti e pulire poi altrettanti bagni
sempre con il rischio di non farcela, con le ossa doloranti,
senza alcuna soddisfazione. (ANSA).