Bad Roads - Le strade del Donbass, è orrore anche fiction - TV KriTere.com

(ANSA) - ROMA, 20 APR - L'orrore delle immagini digitali di
questa guerra tra Russia e Ucraina contro quelle altrettanto
orribili, ma squisitamente fiction di BAD ROADS - LE STRADE DEL
DONBASS, film diretto da Natalya Vorozhbit, già alla 35/ma
settimana della Critica Festival di Venezia e poi in corsa per
l'Ucraina all'Oscar. Certo, il paragone è impossibile e forse
anche sconveniente, ma una cosa è certa: è davvero poco il
divario tra questi due orrori e anzi nel film si nasconde una
verità anche più orribile, tra Ucraina e Russia sembra esserci
un odio insanabile.
Quattro storie di derivazione teatrale, ambientate nel 2014,
apparentemente separate tra loro quelle proposte da BAD ROADS,
ma unite in realtà dallo stesso eccesso, animate a volte da uno
spirito grottesco, gogoliano e, a tratti, piene di una violenza
evocata dalla parola, dalla voglia di umiliare, di far pesare il
proprio potere. Intanto c'è un preside scolastico pieno di
alcool, visibilmente confuso, che si ritrova bloccato con la sua
auto a un check-point con due agenti filorussi animati da un
imbarazzante senso del dovere e voglia di sopraffare. Si capisce
che il preside è solo un brav'uomo ubriaco, ma il fatto è che ha
con sé il passaporto sbagliato, quello della moglie, e non il
suo. Una frase o un movimento fuori luogo e tutto può scivolare
facilmente in tragedia.
Nel terzo episodio, il più crudo di tutti, una giovane
giornalista viene rapita da un militante e chiusa in una casa
abbandonata. La donna è continuamente minacciata di violenza e
umiliata in tutti i modi. Il fatto è che il filo-russo per
eccitarsi davvero sembra abbia bisogno di parlare. Non solo,
urina addosso alla donna, ma poi la lava. E la giornalista,
presa da vero terrore, è ormai del tutto disponibile. Si dice
innamorata del suo aguzzino nonostante le prometta violenze
ripetute da parte dei suoi compagni che sono fuori dal tugurio.
(ANSA).