Vetro, thriller psicologico tra cronaca ed Hitchcock - TV KriTere.com

(ANSA) - ROMA, 06 APR - Tra claustrofobia, Hitchcock e cronaca, VETRO, thriller psicologico e opera prima di Domenico Croce arriva ora in sala con Vision Distribution dal 7 aprile, già al Bif&st di Bari. Scritto da Ciro Zecca e Luca Mastrogiovanni e prodotto da Daniele Basilio e Silvio Maselli per Fidelio, tutto parte in una situazione claustrofobica che non promette niente di buono, ma che peggiora fino a un finale che ovviamente non si può spoilerare.
    Intanto, che ci fa chiusa in camera sua una ragazzina apparentemente gentile e appassionata di disegno come Lei (così, con questo pronome personale, viene definita in sceneggiatura la protagonista Carolina Sala)? E perché poi il padre (Tommaso Ragno) non entra mai in quella stanza e gli passa anche il cibo da uno sportellino della porta, lo stesso che attraversa Sam, l'amato cagnolino di famiglia? Si capisce, ma non troppo, che è per volontà di questa ragazza che questo accade e anche che Lei forse è malata: spesso prende farmaci come indica il padre. Unico rapporto con l'esterno della ragazza è quello che gli offre la sua finestra dal quel poco che si vede tra gli avvolgibili semi abbassati.
    Che vede Lei? Un dirimpettaio che forse ha ucciso la sua donna, o almeno così immagina, proprio come ne La finestra sul cortile di Hitchcock.
    Nel frattempo Lei farà amicizia su una chat con un ragazzo (Marouane Zotti) molto gentile. Sarà lui a smuovere almeno un po' la sua solitaria vita, ma come sempre accade in un thriller la realtà di Lei si scoprirà solo alla fine.
    "Vetro - dice il regista - è un racconto sulla capacità di restare aggrappati a se stessi quando gli affetti intorno scarseggiano. Per questo motivo ho deciso che il punto di vista migliore sarebbe stato quello della 'forza interiore' della protagonista: come un personaggio invisibile a volte alleato, altre distratto, che osserva silenziosamente ogni suo movimento e spesso si mette in gioco per lei".
    Infine, la protagonista Carolina Sala che ha vinto al Bif&st una Menzione Speciale per la sua interpretazione in Vetro dice: "Certo è vero il mio personaggio comunica solo attraverso i vetri, quello della finestra e quello del computer. E questo è un tema davvero caldo perché così si perde il contatto umano".
    (ANSA).
   


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