Les Amandiers, teatro e amori anni '80 - TV KriTere.com

(di Francesco Gallo)
(ANSA) - CANNES, 22 MAG - In LES AMANDIERS di Valeria Bruni
Tedeschi non si sa se a prevalere sia più il ricordo della sua
gioventù, a fine anni Ottanta a Parigi alla scuola di Teatro
fondata da Patrice Chéreau (Louis Garrel) e Pierre Romans
(Micha Lescot), o l'amore tossico che lei racconta nel film
vissuto nello stesso periodo. Certo la storia più
profondamente empatica resta la seconda perché si avverte
qualcosa che ha segnato probabilmente l'attrice-regista
italiana. "Racconto il desiderio folle di fare l'attrice, gli
slanci potenti della giovinezza che vanno verso la vita, ma a
volte anche verso la morte. Negli anni Ottanta, quelli della mia
gioventù, c'erano molte ragioni per voler vivere e allo stesso
tempo mettersi in pericolo. C'erano la droga, l'Aids. Al centro
di LES AMANDIERS c'è tutto questo". Questi gli intenti
dichiarati della Bruna Tedeschi del film in corsa per la Palma
d'oro al Festival di Cannes. Per tornare al suo passato la
regista mette in campo tre personaggi, Stella (Nadia
Tereszkiewicz), Etienne (Sofiane Bennacer) e Adèle (Clara
Bretheau), ovvero ventenni che, superato l'esame di ammissione
per la prestigiosa scuola di teatro fondata da Patrice Chéreau e
Pierre Romans, vivono a pieno ritmo la loro giovinezza. E
questo tra le necessarie trasgressioni, amori e anche tragedie.
Nel caso di Stella (è lei l'alter ego della Bruni Tedeschi) c'è
l'incontro fatale con Etienne, inquieto studente fuori
controllo. È inevitabile che Stella, borghese con tanto di
maggiordomo, fosse attratta da lui totalmente diverso, allo
sbando, capace di fare con lei l'amore in un confessionale come
anche di scegliere, solo dopo poco, la strada della droga,
diventare tossico portando tossicità al loro stesso amore. In
realtà una delle cose belle di questo film pieno di musica, - da
Janis Joplin a Liszt, Bach e Vivaldi -, ritmo, colori e rumorosa
giovinezza e dove non a caso si recita il PLATONOV di Checov, è
il fatto che è costruito come un argine al passato perché non
muoia del tutto. (ANSA).