Coppola, Megalopolis, la sfida del film che non so fare

(ANSA) - TAORMINA, 26 GIU - Il suo film del futuro,
MEGALOPOLIS, ma anche il futuro del cinema, la percezione che si
ha degli italiani oggi negli Usa e altro ancora. Francis Ford
Coppola, 83 anni, vera leggenda del cinema, autore di film come
IL PADRINO, APOCALYPSE NOW e con all'attivo sei premi Oscar, si
racconta all'86/ma edizione del Festival di Taormina dove
stasera presenterà il restauro de IL PADRINO.
La premessa è per MEGALOPOLIS, un film di cui si parla dal 2015
e che dovrebbe iniziare a settembre.
"Cerco di fare sempre le cose nel mio stile, ma alla fine mi
ritrovo sempre a fare film che non so fare.- sorride il regista
- È una caratteristica della mia carriera, basti pensare a
lavori come APOCALYPSE NOW. Ora con MEGALOPOLIS vorrei fare
un'epopea romana con la storia di un architetto che vuole
ricostruire una utopica New York City dopo un disastro
devastante" .
E continua: "Ero pronto a girare il film nel 2001. Poi c'è
stato l'11 settembre e ho capito che la mia visione di un mondo
futuro così generosa e amichevole era andata in frantumi. Non
avrei potuto girare un film che parlava della bontà dell'essere
umano, quando c'era il terrorismo. Così ho lasciato perdere.
Anni dopo, mentre cercavo di perdere qualche chilo, mi è
capitato di riascoltare le registrazioni di quella sceneggiatura
ed è scattata nuovamente la scintilla".
Il protagonista sarà Adam Driver "E' un'epopea romana ambientata
a New York.- spiega Coppola - Spesso le epopee hanno ispirato il
cinema americano e Roma è stata un esempio da cui ha tratto
ispirazione anche la politica USA. Nel mio film c'è appunto un
decadimento, il senato è corrotto e le cose non funzionano. Ma
poi arriva qualcuno a cambiare le cose. Nonostante sia una
storia nata vent'anni fa, ritengo sia molto attuale e
realistica, pensando a quello che accade". (ANSA).