Le voci sole, Storti influencer suo malgrado

(ANSA) - TAORMINA, 01 LUG - Attenzione ai social! Questo
potrebbe essere scritto in un ipotetico 'bugiardino' di LE VOCI
SOLE di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, già Gran Premio della
Giuria al Seattle International Film Festival e ora a Taormina
in concorso. Distribuito da Medusa, il 4, 5 e 6 luglio, e con
protagonista Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo,
qui in un inedito ruolo drammatico. Insieme a lui nel cast
troviamo Alessandra Faiella, nel ruolo di Rita sua moglie, e
Davide Calgaro (ODIO L'ESTATE) in quello di suo figlio.
Cosa racconta questa commedia drammatica? Così la sintetizzano
gli stessi registi: "È il racconto intimo di una caduta agli
inferi, una delle tante parabole drammatiche e spesso grottesche
che ci affascinano da sempre. La storia di una famiglia che,
abbagliata da una popolarità incontrata per caso sui social
network, lentamente si disgrega e scivola nell'abisso senza
neanche rendersene conto".
"Questo è il mio primo ruolo drammatico e, devo dire, mi piace
molto. Ho scelto di farlo sia perché mi fido di Andrea e Marco,
con i quali ho già lavorato, sia perché è un'idea originale che
viene da una storia vera" dice Storti . E ancora sui due
registi: "Mi fido molto di loro perché hanno una mission che mi
ricorda molto quella dei cineasti degli anni Cinquanta e
Sessanta pronti a cogliere la realtà che li circonda".
Il rapporto coi social? "Non li amo. Non voglio appartenere a un
mondo che non penso di avere gli strumenti per affrontare. È
qualcosa che non capisco troppo, qualcosa di molto spiazzante,
dove un giorno puoi essere un fenomeno, come si vede appunto nel
film, e il giorno dopo no. Una cosa questa che mi fa un po'
paura».
La differenza tra comicità e dramma?
"La comicità è solo un'angolazione particolare per vedere la
realtà, è più bizzarra, indefinita, la drammaticità invece, è
più normale".
Infine sempre Giovanni Storti su questa deriva drammatica che
sembra aver coinvolto anche Aldo e Giacomo: "Non è che il trio
ci sta un po' stretto, ma dopo tanti anni è bello fare
esperienze diverse". (ANSA).