Su #Canale5 arriva la fiction inedita #IlCamorrista di Giuseppe Tornatore


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Su Canale5 arriva la fiction inedita Il Camorrista di Giuseppe Tornatore. Presentata alla Festa del Cinema di Roma, la serie è stata girata nel 1985 contestualmente all’omonimo film ma non è mai andata in onda. Cinque puntate, prodotte da Titanus Production Rti – Mediaset, completamente restaurate e adattate.

“Curioso destino quello del mio primo film, Il camorrista. Pur di farlo, il produttore Goffredo Lombardo della Titanus mi propose di realizzarne anche una versione a puntate per la tv. Un azzardo in anticipo sui tempi, eravamo nel 1985, la febbre della serialità era ancora lontana, ma grazie alla lungimiranza di Lombardo disponemmo del budget utile alla realizzazione del progetto” – dice Tornatore –  Girai dunque contemporaneamente sia il film destinato allo sfruttamento cinematografico tradizionale che le cinque puntate di un’ora ciascuna per la televisione. Purtroppo il film non ebbe vita facile a causa dei temi scottanti che trattava e sparì dalla circolazione poche settimane dopo l’uscita nelle sale. Scoraggiati, i distributori non mandarono mai in onda la serie televisiva, e i cinque episodi andarono smarriti nei magazzini dei materiali in 35mm“.

“Ho conosciuto Giuseppe Marrazzo dal cui romanzo sono tratti sia film che serie, a sua volta ispirati alla figura del boss della camorra Raffaele Cutolo (nel film mai citato). Quando lessi il suo romanzo finito mi colpì molto. Fino ad allora si erano visti pochi lavori sulla camorra a parte il Processo alla città di Zampa, La sfida di Rosi, qualche cosa fatta da Squitieri e Mario Merola, ma in quest’ultimo caso più che di camorra si trattava di musicarelli. Allora si sapeva poco sulle organizzazioni criminali e finivano così per apparire infallibili. È vero, c’era stato Il Padrino, ma in quel film non c’erano la nascita e l’evoluzione delle cose che raccontava invece in tutti i particolari Marrazzo”.

“Quando uscì il film le critiche furono anche positive, ma poi arrivarono le querele. La prima fu di Enzo Tortora, perché disse che in un personaggio si alludeva a lui, poi, a querelare fu lo stesso Cutolo e, infine, fu la volta dell’assessore Ciro Cirillo. Dopo nove anni fummo assolti da ogni accusa, ma nel frattempo il film, poco dopo l’uscita, fu ritirato. Sono venuto a sapere che all’epoca Raffaele Cutolo commentò il film dicendosi dispiaciuto perché a girarlo era stato un siciliano e non un napoletano come sarebbe dovuto essere“.

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