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Thomas Tuchel non si nasconde e nel giorno della sua presentazione da nuovo ct dell'Inghilterra fissa subito, pubblicamente, l'obiettivo più ambizioso, "realizzare il nostro sogno", ovvero la conquista del Mondiale dopo 60 anni di frustrante attesa.
Il 51enne tedesco - già tecnico di Psg, Chelsea e Bayern Monaco - ha firmato un contratto di 18 mesi con la Fa inglese, a partire dal gennaio 2025. Di fronte a chi - sui tabloid più conservatori - ha espresso contrarietà circa la sua nomina, in quanto straniero, Tuchel ha risposto con ironia, dicendo di essere "dispiaciuto di avere il passaporto tedesco".
Il tecnico in una conferenza stampa a Wembley ha spiegato di aver sciolto ogni riserva sulla proposta, preferita al corteggiamento del Manchester United, di fronte alla prospettiva di poter lavorare con un "gruppo di giocatori molto speciale ed entusiasmante".
"Penso che tutti abbiano percepito la mia passione per la Premier League e il calcio inglese - ha aggiunto il tedesco -. Amo vivere e lavorare qui. Spero di riuscire a far ricredere chi oggi mi critica, dimostrando loro che sono orgoglioso di essere un allenatore inglese. Farò tutto il possibile per dimostrare rispetto per questo ruolo, per questo paese e per l'obiettivo dei prossimi 18 mesi".
Tuchel - presentato dal direttore generale della Fa, Mark Bullingham, come "uno dei migliori allenatori al mondo" - dovrà fare meglio di Gareth Southgate, che nei suoi otto anni alla guida della nazionale inglese ha raggiunto una semifinale mondiale e due finali europee (entrambe però perse).
"Ho capito subito che si tratta di un grande incarico. Non voglio fare paragoni con il passato ma senza dubbio è un grande privilegio sedere su questa panchina - ha aggiunto -. È ovvio che sono molto emozionato, amo quello che faccio, e sono appassionato di calcio. Ricoprirò questo ruolo con passione ed emozioni, cercando di installare valori, principi e regole il più rapidamente possibile per realizzare il sogno". Conquistare il mondiale, che Oltremanica manca dal lontano 1966. Prima, però, l'Inghilterra dovrà qualificarsi, e per centrare l'obiettivo minimo servirà ancora l'aiuto di Lee Carsley, che rimarrà alla guida dei Tre Leoni anche nelle prossime due gare di Nations League.
"Voglio cucire la seconda stella su questa maglia. Lavoreremo sodo per l'obiettivo più grande del calcio, realizzando il nostro sogno nel 2026". Il tedesco non ha rivelato se canterà o meno l'inno "God Save the King" prima delle partite. "È una decisione personale: ci sono allenatori che cantano, altri che non lo fanno. Non ho ancora deciso, ma a prescindere da cosa farò, dimostrerò sempre il massimo rispetto per quel momento, perché l'esecuzione dell'inno è sempre emozionante".
Diversamente da quanto capitato a Eriksson e Capello, a digiuno di calcio inglese al momento della ascesa alla nazionale maggiore, Tuchel - che parla un perfetto inglese - vanta una lunga esperienza in Inghilterra, venti mesi sulla panchina del Chelsea con cui ha vinto una Champions League e un mondiale per club. "Sarà un lavoro inedito per me che provengo dai club, ma il nuovo ruolo è anche molto stimolante - ha concluso Tuchel -. Ho accettato un accordo di 18 mesi per essere il più possibile concentrato sull'obiettivo del mondiale. È un incarico che si adatta bene alla mia voglia di stimolare i giocatori a dare il meglio di sé, andare oltre i loro limiti".
Principe William accoglie Tuchel 'buona fortuna, siamo con te'
"Momenti entusiasmanti per l'Inghilterra, con una generazione di giocatori di talento e un nuovo allenatore che ne prende le redini. Thomas, ti auguro buona fortuna, siamo tutti con te!". E' questo l'augurio di William, principe di Galles e presidente della Football Association (Fa) al nuovo ct della nazionale inglese, il tedesco Thomas Tuchel, diffuso sui social media di Kensington Palace. William, ricordano i media britannici, aveva già incontrato di persona Tuchel quando era allenatore del Chelsea, stringendogli la mano prima della finale di FA Cup contro il Liverpool allo stadio di Wembley nel maggio 2022. William, tifoso della squadra dell'Aston Villa, è il primo sostenitore della nazionale e a Euro 2024 ha presenziato alla finale a Berlino che ha visto la squadra allora condotta da Gareth Southgate perdere 2-1 con la Spagna.
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