'Hegseth pagò la sua accusatrice ma nega l'aggressione'

Pete Hegseth, nominato da Donald Trump capo del Pentagono, ha pagato la donna che lo ha accusato di aggressione sessuale nell'ambito di un accordo di riservatezza anche se continua a ribadire che il rapporto è stato consensuale. Lo riporta il Washington Post citando l'avvocato di Hegseth, Timothy Parlatore. Hegseth - ha riferito il legale - era "visibilmente ubriaco" al momento dell'incidente, e ha accettato di pagare una somma non precisata alla donna perché temeva che la rivelazione dell'accaduto avrebbe comportato il suo licenziamento da Fox, dove in quel momento lavorava.
    La dichiarazione del legale di Hegseth segue il rapporto dettagliato inviato nei giorni scorsi al transition team di Donald Trump da una donna amica della vittima. Nel rapporto si afferma che l'ex anchor di Fox ha violentato una ragazza di 30 anni nella sua stanza di albergo dopo un drink. La vittima ha esposto denuncia alla polizia di Monterey, California, alcuni giorni dopo l'incidente ma le autorità non hanno presentato alcuna accusa. Dopo che la donna lo ha minacciato di aprire un contenzioso nel 2020, Hegseth - ha messo in evidenza il suo legale - ha deciso di pagarla e farle firmare un accordo di riservatezza.
   

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