Avicii, quando e come è morto il dj svedese

Il 31 dicembre 2024 approda su Netflix il documentario "Avicii - I’m Tim". Diretto da Henrik Burman, il lungometraggio biografico è incentrato su Tim Bergling, vero nome del celebre DJ svedese, prematuramente scomparso in tragiche circostanze. Film a parte, la piattaforma rilascia lo stesso giorno "Avicii - My Last Show", l’ultimo concerto dell'artista, tenuto all'Ushuaïa di Ibiza il 28 agosto 2016. In questa sede ripercorriamo la breve vita di Avicii, concentrandoci, in particolar modo, sulle cause che ne hanno decretato la morte.

Avicii: chi era e come è morto

Tim Bergling è conosciuto al mondo con il nome d'arte Avicii, un DJ e produttore influente per la scena dance contemporanea, nonostante la prematura scomparsa. Nato a Stoccolma l'8 settembre 1989, ha raggiunto il successo planetario con brani come "Levels" e "Wake Me Up", contribuendo a trasformare il genere EDM in un fenomeno culturale globale. Avicii ha collaborato con artisti del calibro di Madonna, Coldplay e Robbie Williams, ma dietro il successo straordinario si celava una fragilità profonda che lo avrebbe portato a una tragica fine.

Il 20 aprile 2018 il giovane artista viene trovato morto a Mascate, Oman, dove si trovava in vacanza. La notizia scuote il mondo intero e le autorità omanite confermano rapidamente che non c'è alcun sospetto di attività criminali dietro il tragico episodio. Tuttavia emerge presto una realtà molto più dolorosa.

Avicii si è tolto la vita, utilizzando un frammento di vetro per ferirsi mortalmente. La sua famiglia, pochi giorni dopo la sua scomparsa, pubblica una lettera aperta che fa molta chiarezza sulla lotta interiore che tormentava Tim da tempo. Lo descrivono, in sintesi, come un'anima sensibile, un perfezionista schiacciato dallo stress e dai ritmi frenetici dell'industria musicale. "Tim era un cercatore, una fragile anima artistica in cerca di risposte alle grandi domande esistenziali. Non era fatto per la macchina del business in cui si era trovato intrappolato", scrive la famiglia.

Il DJ aveva smesso di esibirsi dal vivo nel 2016 proprio per cercare un equilibrio tra la sua passione per la musica e il bisogno di una vita più serena. Nonostante questo tentativo, le sue battaglie interiori e il peso della fama si sono rivelate per lui troppo gravose.

Il suo funerale si è svolto in forma privata l'8 giugno 2018 presso il cimitero di Skogskyrkogården a Stoccolma. La famiglia ha sottolineato il desiderio di celebrare la sua vita in intimità, lontano dai riflettori. La morte di Avicii ha poi aperto un inevitabile dibattito globale sulla salute mentale, specialmente nel mondo dello spettacolo, dove la pressione è costante e spesso insostenibile. I suoi fan, i collaboratori e le star internazionali lo ricordano come un genio musicale e una persona profondamente umana, capace di trasformare emozioni complesse in melodie che univano milioni di persone. La fondazione a lui dedicata sostiene giovani artisti e promuove la consapevolezza sulla salute mentale.

Avicii - I'm Tim, il docufilm sulla vita del dj svedese scomparso nel 2018

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