Belve, Vittorio Feltri: "Il Papa sulla fr*ciaggine è d'accordo con me. Rimasi vedovo a 22 anni con due neonate"

Vittorio Feltri è l’ultimo ospite della stagione di Belve. In apertura di conversazione con Francesca Fagnani dice di sentirsi un gatto, sa di essere antipatico ed è un istinto che ha molto forte. Non pensa di essere il numero uno ma ce l’ha fatta a salvare giornali perché, dice, “mi sono impegnato”.

Parlando del suo carattere ruvido non smentisce: “Se qualcuno mi attacca io rispondo ferocemente, questo sì”. Dice di aver fatto a botte una volta da piccolo perché gli avevano tirato delle palle di neve, prima e ultima volta. Dice di non avere pregi e si riconosce invece molti difetti. Tra questi ultimi citiamo: “Mi piacciono le ragazze come te”, ovvero come la conduttrice. Feltri ribadisce più volte che non gli interessa il giudizio degli altri, chi lo ferma per fare complimenti e selfie lo imbarazza, si trova quindi meglio con chi lo insulta, perché lo manda a quel paese e se ne sbarazza. Gli fa piacere che le persone dicano di lui che è sincero.

Vittorio Feltri: "Papa Francesco mi ha parlato della fr*ciaggine. Il termino lo ha usato lui"

Poi racconta del recente incontro con Papa Francesco: “Sono stato ricevuto dal Papa e mi ha detto che abbiamo gli stessi pensieri, su molte cose. Sulla fr*ciaggine, mi ha detto lui che nella Chiesa sono troppi, e io ho detto che ero d’accordo.” Fagnani chiede: "Ma la parola 'fr*ciaggine' l’ha detta lei o il Papa?" “No no, l’ha detta prima lui”, risponde l'ospite. “Ah, andiamo bene…”, dice la giornalista, che poi chiede: “Se lei sapesse che qualcuno ci rimane male sentendo questa parola?…” Risposta: “Non me ne frega niente, ma comunque a me non importa nulla dei comportamenti sessuali degli altri”. Poi racconta che il Papa gli ha regalato un rosario, ma lui non è credente e lo ha regalato alla moglie che è devota.

"Cosa la diverte?” chiede poi Fagnani: “Non lo posso dire…", esita un pò il giornalista, per poi spiegare: “Io mi divertivo molto con le ragazze. Adesso mi piacciono ancora ma non mi ricordo perché. Preferisco le donne perché hanno un linguaggio più ricco e come giornaliste sono insuperabili”.

Poi racconta un 'infanzia in cui ha perso il padre a 6 anni e di lui ricorda: “Mi chiamava micio, per questo, ancora oggi, dico di essere un gatto”. A 22 anni un altro dramma, e dice: "È stata colpa mia, ho insistito e non ho usato il preservativo perché mi vergognavo alla sola idea di andarlo a comprare in farmacia". L'allora fidanzata Maria Luisa rimane incinta, Feltri la sposa, ma la ragazza muore dando alla luce due gemelle. “Mi sono presentato davanti alla nursery e un’infermiera è venuta con due fagottini in braccio. Ho chiesto quale fosse la mia, quando mi ha risposto che erano entrambe mie sono svenuto. Purtroppo mia moglie dopo qualche giorno dal parto è morta e io sono rimasto da solo con due gemelle. Rimanere vedovo a 22 anni non è divertente. Mi sono arrangiato come ho potuto. Poi ho conosciuto una maestrina, aveva bellissime gambe, l’ho corteggiata follemente finché mi ha sposato e mi ha salvato la vita. È ancora mia moglie dopo 55 anni”. Vittorio Feltri ammette però di pensare ancora a Maria Luisa: rimane un dolore per lui pensare che sia morta così giovane di parto.

Vittorio Feltri a Belve: "Ho chiesto di aiutarmi a morire quando sarà il momento"

Nel suo lungo matrimonio però ha trovato posto anche il  tradimento che Feltri racconta in un modo tutto suo: “ Tradimento è quando ti affondano un pugnale nella schiena, io ho diversificato, mi sono distratto, un attimo, un mese, cinque anni. Ho sempre diversificato, sin dal primo giorno, per rendere la vita meno noiosa, mia moglie ha capito ovviamente. Che c’è di strano? Eh, ma che mentalità dell’800 che hai”. Non ha però mai pensato di lasciare la moglie: “Come fai a lasciare una famiglia con cinque figli”.

"Con Melania Rizzoli c'è un rapporto molto lungo e confidenziale, è una sorta di amore?" chiede Fagnani. “È un’amica del cuore”, risponde l'ospite. Feltri dice di non avere né ossessioni, né trasgressioni: “La mia vita è molto monotona”. Poi si sofferma sull’aneddoto più volte raccontato di quando ha fumato una canna con i figli perché voleva capire cos’era. I figli meno li vede e meglio sta, i nipoti “mi fanno girare le scatole già quando mi chiamano nonno”, però dice di aver dato ai figli tutto quello che ha potuto. Il giro di boa degli 80 anni lo ha sofferto, e svela: “Ho chiesto a Melania Rizzoli (che è un medico ndr) di aiutarmi a morire quando sarà il momento, lei ha detto che mi aiuterà fino all’ultimo, io ci credo”.

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