Le motovedette della Guardia costiera tunisina hanno recuperato nella serata di oggi, mercoledì 18 dicembre i corpi di 20 migranti subsahariani a bordo di un'imbarcazione affondata a circa 13 miglia dalla costa di Ellouza, nel governatorato di Sfax.
Sarebbero partiti dalla costa di Chebba (Mahdia) alle 23 di martedì sera. Lo ha reso noto la direzione della Guardia nazionale, precisando che le stesse unità hanno salvato cinque migranti che si trovavano sulla stessa imbarcazione. Secondo la stessa fonte, le operazioni di ricerca dei dispersi sono ancora in corso.
Il bilancio delle vittime del 2024 è già tragico
Non è purtroppo il primo episodio: giovedì 12 dicembre, la guardia costiera tunisina aveva recuperato i corpi di nove migranti, mentre altre sei persone risultano ancora disperse dopo che la loro barca è affondata mentre cercavano di raggiungere l'Europa.
La barca recuperata oggi è affondata al largo della città di Sfax, importante punto di partenza per le rotte migratorie verso l'Italia, con il paese africano che ha ormai sostituito la Libia come principale punto di partenza verso l'Europa. E il bilancio è già critico: secondo l'Oim (organizzazione internazionale migranti) nel 2024 si contano 1452 tra morti e dispersi nel tentativo di attraversare il Mediterraneo.