Non vede il cartello del varco e prende 40 multe per andare a lavorare: "Dovrò pagare oltre 3mila euro"

Un nuovo lavoro e un nuovo tragitto per andare in ufficio. Un viaggio che dallo scorso 1° ottobre Monica, nome di fantasia, ha fatto tutte le mattina a bordo della sua auto. Da Vimercate a Milano, in piazza Udine. Per una quarantina di giorni si è messa al volante della sua auto – che per tipologia di veicolo è in divieto e non potrebbe circolare nelle zone soggette alle limitazioni ambientali dell’area B – lungo la tangenziale est per poi imboccare l’uscita di via Palmanova. Un viaggio tranquillo, traffico permettendo. Se non fosse che per decine di volte, ogni mattina, tutti i giorni, Monica ha attraversato – completamente ignara di commettere un'infrazione, come ha spiegato a MonzaToday – il varco dell’area B situato nel tratto all’incrocio con via Carnia.

E qualche giorno fa, venerdì 6 dicembre, a 66 giorni di distanza dalla prima violazione, le è stato recapitato il primo verbale di accertamento. Il termine di notifica legittimo per legge è di 90 giorni e i tempi sono stati rispettati. Ma per Monica la questione è un'altra: lei non sapeva di essere in torto e si è accorta, con ritardo, dell'errore che ha ripetuto almeno altre 40 volte, ritrovandosi adesso a dover sborsare una cifra notevole per le numerose sanzioni.

Prende 40 multe per andare a lavorare. Leggi l'inchiesta di Jessica Signorile su Dossier

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